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Claudia D'Auria

Perché il romanzo gotico si chiama così

Aggiornamento: 25 set




Il romanzo gotico si chiama così perché fa riferimento a un preciso stile architettonico e artistico che si diffuse in Francia e poi in tutta l’Europa occidentale tra il XII e il XIV secolo. Il termine fu usato nel Cinquecento da Giorgio Vasari in senso dispregiativo, come sinonimo di barbarico. Tra Settecento e Ottocento il gotico tornò di moda insieme a tutto il Medioevo, ispirando lo stile architettonico neogotico, che riprende da quello originale, tra le altre cose, le tipiche guglie a sesto acuto. Non è un caso che Horace Walpole, considerato l’inventore del genere gotico, ambientò il suo Il castello di Otranto (1764) proprio nel Medioevo, infarcendo la trama di elementi terrificanti e grotteschi, oggetti misteriosi, profezie e segreti: tutti elementi che ispireranno nel corso dei secoli numerosi altri autori.


Dopo aver soddisfatto questa piccola curiosità addentriamoci maggiormente in questo genere letterario.



Romanzo gotico: caratteristiche e libri da leggere

Il romanzo gotico è un genere narrativo nato nel Settecento che ci affascina ancora oggi: le caratteristiche che lo contraddistinguono? L’unione di una serie di elementi dell’orrore, fantastici e romantici legati al sogno, all’inverosimile e al soprannaturale. Fantasmi, oggetti stregati, animali e tutto ciò che può generare nel lettore turbamento e inquietudine sono le principali peculiarità del romanzo gotico, un genere che ha delle interessanti analogie con le fiabe.

Il romanzo gotico e le fiabe condividono la presenza di elementi tetri, mostruosi e fantastici, ma mentre nella fiaba l’intreccio si risolve con il lieto fine, nel racconto gotico il finale è spesso amaro e, anche quando i protagonisti riescono a vincere le forze oscure, la sensazione che rimane addosso al lettore è di inquietudine e il mistero non sempre è completamente svelato.

La letteratura gotica negli ultimi trecento anni ha ispirato le arti, la musica, il cinema e gode ancora oggi di un’ottima salute, come dimostrano i romanzi gotici contemporanei di Naenia Miele pubblicati da noi di Spirito Libero. Ma quali sono le caratteristiche del racconto gotico? Scopriamolo insieme.

 

Che cosa si intende per romanzo gotico

Il romanzo gotico nasce nella seconda metà del XVIII secolo in Gran Bretagna, un momento in cui il Romanticismo aveva riportato in auge il Medioevo in una sua rappresentazione fortemente idealizzata, e l’Illuminismo spingeva gli intellettuali a voler spiegare ogni cosa tramite la ragione. È questo il contesto in cui una classe media sempre più benestante e alfabetizzata cerca una letteratura di evasione che sia appassionante e soddisfi il sempre maggiore interesse per quello che è ancora inspiegabile e misterioso. I temi in voga sono la magia, la religione, l’orrido: nasce così il romanzo gotico, un genere di consumo diffuso ancora oggi, che vanta capolavori del calibro di Dracula di Bram Stoker, Frankenstein di Mary Shelley, La donna in bianco di Wilkie Collins.

 

Il genere gotico: caratteristiche principali

Le caratteristiche del genere gotico sono le ambientazioni decadenti, tetre, oscure: villaggi sperduti, brughiere desolate e castelli diroccati ricchi di segreti e di storie perdute suscitano una sensazione di paura e di turbamento nel lettore e consentono agli scrittori di creare la necessaria suspense per ambientare le loro trame. Le scene più spaventose e intriganti, naturalmente, sono ambientate nel cuore della notte.

Molto spesso il ruolo di protagonista di un romanzo gotico spetta a una ragazza perseguitata o imprigionata, che arriva a dubitare dei propri sensi e a credersi vittima di qualche turba psichica in grado di alterare la sua percezione della realtà, anche se non mancano esempi in cui il protagonista è maschile.  Gli altri elementi più comuni che connotano il genere gotico sono:

·       misteri da sbrogliare;

·       scambi di persona;

·       omicidi efferati e scene spesso violente;

·       creature mostruose (vampiri, stregoni, fantasmi);

·       riferimenti alla magia, alla superstizione, al primitivo;

·       centralità dell’ambientazione.

 

L’importanza dell’ambientazione nella narrativa gotica

Si parla spesso di ambientazione gotica, ma che cosa si intende con questo termine? A essere protagonisti, nei libri di genere gotico, non sono solo i personaggi, ma anche i luoghi dove si svolgono le vicende narrate. Le ambientazioni gotiche suscitano nel lettore e nello spettatore emozioni forti ed estreme come soggezione, terrore e paura. Nel contesto inglese in cui il romanzo gotico nacque, per esempio, a dare atmosfera alle desolate brughiere erano le rovine medievali di abbazie, tetri castelli, conventi abbandonati: edifici diroccati capaci di suscitare emozioni e suggestioni riguardo superstizioni e brutalità passate, ma anche simboli del trascorrere del tempo e dell’inevitabile decadimento delle azioni umane.

Sono questi i luoghi ideali dove ambientare un romanzo gotico, meglio ancora se si tratta di paesi cattolici o mediterranei come la Spagna e l’Italia, posti percepiti dagli autori inglesi del Settecento come esotici perché governati da monarchie assolute, ben lontane dal razionale sistema parlamentare britannico.

Così l’Italia, con i suoi paesini suggestivi, la storia millenaria, il passato feudale e le rovine antichissime è una delle scenografie più amate per gli autori del periodo: Horace Walpole e Ann Radcliffe ambientano i loro romanzi gotici proprio in Italia, forse anche sull’onda della moda del Grand Tour che i giovani della buona società compivano nella penisola per visitarne le meraviglie artistiche e completare la loro formazione.

Altre ambientazioni tipiche del romanzo gotico sono i grandi, immensi e spaventosi paesaggi naturali dove l’individuo si sente smarrito, come il Polo Nord, dove si svolgono parte delle vicende di Frankenstein, le immense foreste o il deserto.

 

Gli influssi del romanzo gotico nella narrativa

Nell’Ottocento il romanzo gotico ha continuato a conoscere una grandissima fortuna: merito di autori che hanno saputo interpretare in maniera affascinante e originale le tematiche care al genere e al grande successo di critica e di pubblico che questi romanzi riscuotevano e riscuotono ancora oggi. Frankenstein di Mary Shelley (1818) può essere considerato un romanzo gotico per la presenza di una natura spaventosa e soverchiante, per l’ansia che assale i protagonisti e per il fatto che la Creatura può essere intesa come un doppio, un Doppelgänger del dottore.

 

Il periodo vittoriano, con il suo forte interesse per il mondo degli spiriti, ha contribuito in maniera notevole al perdurante successo del romanzo gotico. Questo genere letterario nel corso dell’Ottocento ha avuto un esponente americano in Edgar Allan Poe, uno dei padri della letteratura d’Oltreoceano. Nei racconti di Poe le ambientazioni gotiche sono marginali o circoscritte ad alcune opere, ma la struttura dei suoi scritti ricalca la grande e ricca tradizione del romanzo gotico inglese: su tutti, la presenza di elementi fantastici, misteriosi e angoscianti.


Il romanzo gotico moderno: l’uomo al centro

 

Il romanzo gotico e il tema del mostro inteso come vampiro tornano nel 1897 con il celeberrimo Dracula di Bram Stoker, riproponendo un tema già caro a John William Polidori, autore de Il vampiro (1819).

 

Con l’avvicinarsi del Novecento le tematiche del romanzo gotico si fanno sempre più incentrate sull’uomo moderno, con le sue angosce e le sue paure sia individuali che collettive: un anticipo delle indagini sulla natura umana che culmineranno con le opere di Sigmund Freud sulla psicoanalisi. Le forze oscure operano ancora, ma aggrediscono direttamente la mente dei protagonisti.

 

I romanzi gotici contemporanei da leggere: Naenia Miele

Gli autori celebri che si sono cimentati nel romanzo gotico sono tantissimi: Walpole, Ann Radcliffe, Fogazzaro, Lewis, Polidori, Poe, Lovecraft, Bram Stoker e, in tempi più recenti, Stephen King e Anne Rice sono solo i principali esponenti di un genere che ha dato vita a numerosi altri sottogeneri letterari. Alcuni dei personaggi e delle vicende creati da questi grandi maestri sono entrati nell’immaginario collettivo, come Dracula o Frankenstein, segno inequivocabile di come il genere gotico continui a ispirare e suggestionare ancora oggi i lettori di tutto il mondo. Questa diffusione in parte è dovuta anche al cinema, che fin dai suoi esordi si è lasciato conquistare dalle atmosfere e dalle intense storie raccontate nei romanzi gotici.


Oggi il romanzo gotico continua a essere più vivo che mai: nei libri di Naenia Miele ritroviamo gli elementi più squisitamente classici del genere adattati alla sensibilità contemporanea: i due protagonisti

di Gli incubi di chi non dorme, Liv e Lesath, sono tormentati da sogni terribili: lei immagina di essere uccisa ogni notte in una maniera diversa, lui di doverla uccidere. Da questa angosciante e misteriosa situazione nasce un romanzo gotico oscuro, da leggere tutto d’un fiato. Ne La morte ci farà a pezzi, invece, Ruby è una ragazza perseguitata da uno stalker che non riesce a trovare dentro di sé la forza per andare avanti. Il tema classico e squisitamente gotico della fanciulla oppressa torna in un’accattivante chiave contemporanea.




Generi letterari che nascono dal romanzo gotico

Il romanzo gotico non solo continua ad affascinare i lettori, ma nel tempo ha dato vita a numerosi altri sottogeneri. Qualche esempio? Stevenson con il suo Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde, basato sul tema del doppio, oppure le atmosfere tenebrose e i misteri all’apparenza irrisolvibili dello Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle. In ambito italiano, il romanzo storico per eccellenza, I promessi sposi di Alessandro Manzoni, contiene elementi gotici nella figura della monaca di Monza con la sua tenebrosa storia e nella parte relativa al castello dell’Innominato.

Racconti gotici con sfumature romantiche sono anche opere ottocentesche come L’abbazia di Northanger di Jane Austen, che gioca sulla popolarità del genere e sugli equivoci che le suggestioni gotiche ispirano, Jane Eyre di Charlotte Brontë, in cui la protagonista deve affrontare le atmosfere cupe e i segreti nascosti nella casa di Rochester. Altri esempi sono senza dubbio Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde o La donna in bianco di Wilkie Collins, esempio di romanzo gotico con elementi psicologici, mistery e persino legati al genere poliziesco.

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