Romanzi familiari: il fascino senza tempo delle saghe
- Claudia D'Auria
- 1 apr
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 18 apr
I romanzi familiari italiani e stranieri occupano da sempre interi scaffali delle librerie, appassionando lettori di ogni età grazie agli intrecci e alle riflessioni che propongono. Le complesse dinamiche sociali e affettive che regolano le saghe familiari e le storie private dei vari membri si mescolano con i grandi eventi storici, in un delicato equilibrio tra drammi personali e mutamenti sociali.
Che cosa sono le saghe familiari e perché ci piacciono così tanto
Il genere delle saghe familiari si distingue dagli altri perché racconta le vicende di una o più famiglie seguendone le varie generazioni. Complicate ascese verso il successo, tragici declini, amori, guerre, viaggi e devastazioni sono solo alcuni dei grandi temi che si riscontrano nei romanzi familiari, un filone della letteratura longevo e ricco, che vanta numerosi capolavori sia tra i grandi capolavori del passato che tra i libri più amati e venduti degli ultimi anni.
Nel panorama italiano diversi scrittori spiccano per aver creato romanzi familiari potenti ed evocativi: Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de Il Gattopardo (1958), Stefania Auci con la sua fortunatissima saga sui Florio e Simonetta Agnello Hornby, autrice di opere come La Mennulara, Piano Nobile, Caffè amaro e La zia marchesa, ma non dobbiamo dimenticare neanche il bellissimo Lessico famigliare di Natalia Ginzburg (1963), in cui l’autrice ripercorre le vicende personali e della propria famiglia dall’infanzia fino all’età adulta, in pagine doppiamente struggenti perché autobiografiche.
Le saghe familiari piacciono ai lettori di ieri e di oggi perché consentono di penetrare all’interno dei legami familiari, di osservare da più prospettive i conflitti generazionali, di vedere come i destini individuali si leghino a doppio filo con quelli collettivi. Questo tipo di narrazione affascina perché mostra la complessità dell’esistenza umana e fa vedere in maniera nitida come gli eventi del passato influenzino il presente.
Come se non bastasse, l fatto di ritrovare gli stessi personaggi in volumi differenti e con età diverse fa sì che si crei un legame più forte con il lettore. Grazie alla serialità è possibile cogliere un maggior numero di sfumature di un racconto o di vedere il protagonista in ruoli differenti, perché in una saga familiare lo seguiamo da prima che nascesse e lo vediamo invecchiare e lasciare il passo alle nuove generazioni.
I romanzi familiari classici
La potenza delle saghe familiari traspare in alcuni dei romanzi più belli della letteratura mondiale. Citarli tutti sarebbe pressoché impossibile, ma sia l'Ottocento che il Novecento ci hanno regalato romanzi familiari intensi e profondi. Una menzione a parte meritano senz'altro Cent'anni di solitudine e La casa degli spiriti, in cui le complesse vicende familiari si mescolano con il filone del realismo magico sudamericano.
Ecco alcuni dei libri che raccontano saghe familiari più importanti, perfette da da leggere per chi vuole avvicinarsi a questo genere letterario;
I fratelli Karamazov di Dostoevskij;
I Buddenbrook di Mann;
I Miserabili, Hugo;
Guerra e Pace di Tolstoj;
I Malavoglia, Verga;
I Viceré, De Roberto;
Cent’anni di solitudine di Marquez;
I fratelli Ashkenazi e La famiglia Karnovski di J. Singer;
La valle dell'Eden di Steinbeck;
L'amica geniale di Ferrante;
La casa degli spiriti di Allende.
I romanzi familiari italiani: il Gattopardo
L’Italia vanta una tradizione ampissima di romanzi familiari. Dopo Verga e i suoi Malavoglia, senz’altro il più famoso di questi è Il Gattopardo, oggetto di una fortunata trasposizione cinematografica e di una recente versione televisiva.
Il Gattopardo venne pubblicato postumo nel 1958 ed è l’unico romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. È ambientato nella Sicilia risorgimentale e segue le vicende del principe Fabrizio di Salina e della sua aristocraticissima famiglia, alle prese con il declino della nobiltà e l’ascesa di una borghesia sempre più proterva.
Il Gattopardo abbina alla dettagliata ricostruzione storica una robusta introspezione: i personaggi riflettono sul tempo, sul cambiamento e sul proprio ruolo. Impossibile non citare la frase simbolo di questa splendida saga familiare, quella che racchiude un’epoca intera: se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi.
I romanzi familiari italiani: la Sicilia come sfondo ideale
La Sicilia tra la fine dell’Ancien Régime e la Belle Époque è lo scenario che fa da sfondo alla fortunatissima saga dei Florio scritta da Stefania Auci: riproponendo un tema caro anche a Mann (il declino di una grande e potente famiglia), la scrittrice nei suoi due volumi I leoni di Sicilia (2019) e L’inverno dei leoni (2021) racconta la storia romanzata dei Florio, audaci imprenditori siciliani che passarono nel giro di un paio di generazioni dall’essere dei semplici commercianti di spezie immigrati dalla Calabria a ricchissimi industriali e armatori, che potevano parlare da pari con i sovrani d’Europa.
La Sicilia fa da sfondo anche alle opere di Simonetta Agnello Hornby, un'autrice che racconta mediante il suo stile raffinato le voci del Sud, con un’attenzione particolare alle figure femminili, che non fungono mai da semplice sfondo, ma sono parte attiva delle vicende, personaggi in grado di influenzare le dinamiche familiari nonostante vivano in una società prettamente maschilista, come si vede ne La Mennulara (2002).
La tela di Archimede di Riccardo Mangiacapra: una saga familiare siciliana
Un’altra saga familiare ambientata nella splendida cornice della Sicilia è La tela di Archimede di Riccardo Mangiacapra. Il protagonista, omonimo del celebre filosofo e, come lui, abilissimo con i numeri, sfrutta le sue spiccate competenze per allontanarsi da una terra aspra e da una famiglia che lo rinnega. Per non farsi schiacciare come è già capitato alla madre e alla nonna, Archimede lascia l’isola in cerca di una fortuna che trova. Ma il passato non si può dimenticare né cancellare.
Perché i romanzi familiari continuano a emozionarci
Il successo costante nel tempo delle saghe familiari si spiega con la loro capacità di unire assieme l’ottica interna della famiglia e il contesto sociale in cui questa è inserita: seguendo le vicissitudini dei vari protagonisti, il lettore entra in contatto con una vasta gamma di temi universali come l’ambizione, l’amore, il potere, la perdita, il cambiamento.
Il contesto italiano, poi, offre il privilegio di avere una forte connotazione identitaria, soprattutto per quanto concerne le regioni meridionali: un patrimonio culturale riscontrabile nei paesaggi particolari, in certi riti, nei dialetti e nello scontro spesso doloroso tra tradizione e innovazione. Pensiamo a un’altra grande saga familiare uscita negli ultimi anni, Un cappello pieno di ciliege di Oriana Fallaci, dove la scrittrice e giornalista ripercorre la storia della sua famiglia dal XVIII secolo a oggi, quasi mostrando al lettore quanta parte dello spirito dei suoi avi è arrivato fino a lei e restituendo una vivida immagine della Toscana in particolare e dell’Italia in generale.
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Se volete conoscerci di persona ecco le prossime fiere a cui saremo presenti
Padiglione 2 - Stand H04
Salone Internazionale del libro
Presso Lingotto Fiera
Torino, 15 e 19 maggio 2025
Queste le fiere a cui abbiamo già partecipato quest'anno.
Narratori dell'ignoto
Presso La Casa dei Giochi in via Sant’Uguzzone 8
Milano, 29 e 30 marzo 2025
Fiera del libro, del fumetto e dell'irrazionale
Roma, 22 e 23 febbraio 2025
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